“DONAZIONE E DONATORI: IERI, OGGI E DOMANI”. LA DONAZIONE DI SANGUE, UN GESTO ETICO

 

COMUNICATO STAMPA

“DONAZIONE E DONATORI: IERI, OGGI E DOMANI”. LA DONAZIONE DI SANGUE, UN GESTO ETICO

Il presidente provinciale Mariano Morbin: “siamo parte di un sistema che intendiamo continuare a valorizzare per il futuro della società e della sanità di qualità che vogliamo”

 

Vicenza, 18 maggio 2019. “Con questa tavola rotonda apriamo ufficialmente le celebrazioni del 60° di fondazione di Fidas Vicenza, che riveste una particolare importanza, in quanto coincide con il 60° della Fidas nazionale. Siamo orgogliosi del lavoro che abbiamo fatto, ma anche consapevoli delle responsabilità che ci attendono per il futuro, che non sarà certo facile, in quanto segnato da ristrettezze del sistema sanitario, che si ripercuoteranno anche su un aumento del lavoro per il mondo associativo. Con queste parole il presidente provinciale di Fidas Vicenza, Mariano Morbin, questa mattina cl Centro congressi di Confartigianato Vicenza ha introdotto la tavola rotonda “Donazione e donatori: ieri, oggi e domani”, con relatori Aldo Ozino Caligaris (presidente nazionale Fidas), Alberta Alghisi (dirigente del Dipartimento di Medicina trasfusionale di Vicenza) e Maria Rita Tamburrini (dirigente del Ministero della Salute), coordinati dalla giornalista Elisa Santucci.

Un convegno ricco di stimoli, ma soprattutto denso di valori e di sensibilità, come hanno ricordato le autorità che si sono alternate nella sala dei fondatori di Confartigianato Vicenza, gentilmente concessa dal presidente Agostino Bonomo, che ha ricordato l’impegno dei donatori per la città, non soltanto per la sanità berica, ponendo l’accento sull’importanza di sostenere il loro ruolo ed il loro determinante impegno.

Parole cui ha fatto eco anche il sindaco di Vicenza e presidente della Provincia Francesco Rucco, affiancato dall’assessore al Sociale Silvia Maino: “la sanità a 360 gradi è una nostra priorità. Non potrebbe essere altrimenti, in quanto Vicenza è in tutti i modi legata al suo Ospedale. Solo chi ne ha avuto bisogno può comprendere il grande lavoro che i donatori e le Associazioni del dono ogni giorno svolgono. Un lavoro di valore, di fronte al quale non si può che dire grazie, come singoli, ma anche come città”.

Risultati che sono stati raggiunti anche grazie alla collaborazione con le istituzioni sanitarie, come ha ricordato il direttore generale dell’Ulss 8 Berica Giovanni Pavesi: “Fidas Vicenza ci ha più volte sollecitati e, assieme, siamo riusciti a mettere a segno grandi risultati e continueremo a farlo, perché siamo parte di un sistema sanitario che non è fine a se stesso, ma è regionale. E la nostra Regione, anche nel Vicentino, ha creduto molto nella sanità e sta portando avanti innovativi progetti. In comune con la Fidas riteniamo di avere due caratteristiche fondamentali per guardare al futuro: la capacità di innovare ed il radicamento nel territorio. Dobbiamo continuare a lavorare in tandem, per la città e per i cittadini”.

Il sistema sanitario, però, è profondamente mutato negli anni e questo ha comportato e comporterà ancor di più in futuro un incremento sensibile del lavoro delle Associazioni di donatori di sangue. Nel merito si è soffermata Maria Rita Tamburrini (dirigente del Ministero della Salute): “il ruolo delle Associazioni di donatori di sangue è stato importante, lo è oggi ed in futuro lo sarà ancor di più, in quanto assisteremo ancora a tagli dei centri di raccolta e del personale che vi afferisce. Le Associazioni, in questo contesto, avranno un ruolo determinante, per la loro capacità di essere flessibili, fondamentale per potersi coniugare con le esigenze dei donatori, ai quali dobbiamo chiedere il meno possibile, dato che compiono già un gesto straordinario e di valore”.

Un gesto di valore, quello della donazione di sangue, ma che nel nostro Paese non viene remunerato dagli anni ’90, da quanto è diventato un atto di volontariato, consapevole e responsabile. Le donazioni, stando all’attuale evoluzione, anche tecnologica, della ricerca, saranno necessarie almeno per i prossimi trent’anni, perciò il mondo associativo dovrà essere tutelato, per il suo valore etico e per la capacità di interagire con il sistema sanitario. Ricordiamo sempre che, negli anni, la nostra donazione di sangue è mutata e ricevente e donatore sono sempre più tutelati, così come il prodotto è sempre più di qualità”.

Fidas Vicenza e sistema sanitario sono una grande famiglia, ma dietro c’è un grande lavoro. “Le Associazioni del dono sono strategiche. Con Fidas Vicenza abbiamo fatto un grande lavoro, condiviso ed accorto. Siamo cresciuti assieme ed abbiamo portato avanti grandi ed ambiziosi progetti. La chiamata associativa, ad esempio, è uno di questi, fortemente voluto da Fidas Vicenza e sul quale non sono mancate le perplessità iniziali. Oggi è un sistema consolidato, senza il quale non si potrebbe andare avanti”.

 

La due giorni di Fidas Vicenza prosegue nel pomeriggio di oggi con la visita alla città del Palladio con i suoi tesori. Dalle 20.45 donatori e vicentini si trasferiranno al Teatro comunale di Vicenza per la serata “La musica del dono”, un vero e proprio omaggio ai donatori, con due artisti d’eccezione: Moses, che presenta “La rivoluzione dell’armonica” ed Elena Tavella con “Women”, omaggio alle grandi voci femminili.

Domani, domenica 19 maggio, invece, il momento clou, la sfilata del donatore. Alle 8.30 è previsto il ritrovo in Viale Dalmazia (Campo Marzio). Alle 9 il corteo dei donatori di sangue partirà da Viale Roma alla volta di Piazza dei Signori, dove, alle 9.45, si terrà il momento ufficiale con il saluto delle autorità ed alle 10.30, in cattedrale, la santa messa celebrata dal vescovo di Vicenza, mons. Beniaminio Pizziol.

Matteo Crestani
Giornalista